martedì 2 luglio 2013

All'anima del commentarium

La mia vita telematica è lunga. Sono appresso ad Internet dal 1995, quando portavo ancora le bretelle. Ma come user attivo ed assiduo dobbiamo posticipare la data al 2000, quando in casa giunse la prima connessione, 56 kb ovviamente.

A quel punto la musica cambiò, come potete immaginare.
Si sono susseguite diverse vite telematiche, tutte molto intense. Da Supereva, alla Ezboard, ai blog, a Facebook.
Le ultime due convivono, non so ancora per quanto. Facebook ha determinato una vastissima estinzione di massa delle specie a lui precedenti di vita sociale nella grande ragnatela. Eppure, nonostante adesso sia pimpante più che mai, credo non sia lontana l'epoca del suo declino.

L'epoca dei blog l'ho vissuta a partire dal 2008, anno in cui mollai gli ormeggi e decisi di andare in Canada. Fu all'epoca che pensai - per la prima volta - ad un mio spazio personale dove raccontare disavventure e fortune oltreoceano ai miei cari. Già a quel tempo, e sono trascorsi la bellezza di 5 anni, esisteva un polo magnetico da cui io e molti altri user siamo passati, aggregandoci e disgregandoci.
Ossia "Lipperatura": il mitico blog della giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica, Loredana Lipperini. Voce storica di radio3, mica pizza e fichi.

Su Lipperatura ho conosciuto autori e commentatori con cui ancora oggi intrattengo - seppur sporadicamente - rapporti di stima e di scambio "culturale". Un blog del genere quasi quotidianamente proponeva discussioni di un certo livello, in cui era difficile passare e commentare con un banale "sono d'accordo". Ho appreso da lì la questione di "genere", sia in relazione agli esseri umani, sia in relazione alla letteratura. Ho affrontato argomenti che sicuramente nella vita di tutti i giorni non avrei incontrato con tale facilità e con tale profondità.

Adesso non ci posto quasi più, benché ci capiti sempre appena acceso il computer. Sono giunti nuovi user, e mi sembra giusto lasciare spazio anche a loro. In fondo, dopo tanti anni, finirei per ripetermi. E anche con gli altri blogger lì conosciuti la relazione si è abbastanza raffreddata.
Rispetto al 2001, quando finii nel forum dei Cavalieri dello Zodiaco senza sapere che ciò mi avrebbe cambiato la vita, con gli amici di Lipperatura è mancato lo sviluppo "reale", in carne ed ossa, dell'amicizia virtuale.
Per vari motivi, tra cui sicuramente l'incredibile varietà umana ed anagrafica presente nel commentarium. Alcune volte si è proposto un meeting dal vivo, ma non si è mai fatto niente di tutto ciò. E alla lunga questo deficit si fa sentire.
Certo, c'è facebook. Ma evidentemente non basta.

Ho comunque avuto il piacere di incontrare un paio di loro, tra cui la padrona di casa, e sono proprio le persone con le quali il rapporto si è mantenuto più vivo.

Direte, ma di tutta sta solfa che ce frega?
In effetti nulla, però mi sembrava carino raccontare qualcosa del passato di Ekerot e dei suoi compagni di viaggio prima di ripartire. E poi bisogna accogliere i nuovi, se mai ci saranno.

Unica raccomandazione.
Da queste parti sono benvoluti tutti, eccetto i fascisti, i misogini e le Phoneutrie Nigriventer. 

2 commenti:

  1. pork! scrissi un commento bellissimo che si cancellò - come direbbe Erri de Luca, doveva essere una bugia. ad maiora!

    RispondiElimina
  2. Anche le bugie van bene! Tanto come diceva Troisi non c'è bisogno di essere sinceri.
    http://www.youtube.com/watch?v=CjfP71ODnAI

    RispondiElimina